“Ho sbagliato, so di essere stato inopportuno e fuori luogo: chiedo le vostre scuse e quelle della comunità di Seravezza”.

Lo scrive Simone Ceri, presidente del Roselle calcio, squadra del grossetano che milita nel campionato di Eccellenza Toscana girone A, dopo le accuse mosse dalla società e dal Comune di Seravezza sulle presunte frasi choc, pronunciate durante la sfida tra le due squadre, anche sulle vittime della strage nazista di Stazzema del 12 agosto del 1944.

“In un momento di trance agonistica – prosegue Ceri – ho pronunciato la frase ‘distruggeremo Seravezza’ in vista della partita di ritorno, ma quell’infelice esternazione era naturalmente da intendersi esclusivamente limitata al contesto sportivo e non certo riferibile all’intenzione di compiere devastazioni nel paese, come invece è stata recepita.

Le altre frasi su Stazzema, invece – chiude il presidente del Roselle – devo fermamente negare di averle mai pronunciate, condivido a tal proposito i comuni sentimenti di disprezzo e compassione per quei tragici eventi, augurandomi che non si debbano mai più ripetere”.

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